Cari Technoamici, oggi nasce IMPRONTE SONORE, la nuova rubrica interamente dedicata alla musica e dintorni.
Di solito quando si pensa alla musica vengono in mente subito note, spartiti e strumenti musicali, ma esiste anche un altro tipo di musica, quella che è intorno a noi.
Siamo abituati a vedere e a riconoscere i luoghi attraverso la nostra vista, ma spesso dimentichiamo che questi luoghi acquistano un senso anche grazie al nostro orecchio. Questo insieme di suoni che ci circondano vanno a definire quello che viene chiamato “paesaggio sonoro”.
DOMANI POMERIGGIO ALLE 18.30 CI SFIDEREMO PROPRIO A RICOSCERE QUESTI PAESAGGI SONORI
VIENI A GIOCARE ANCHE TU
Ma per approfondire l’argomento ho preparato un filmato per te
Ma prima di iniziare, vi lascio con le parole di colui che coniò nel 1985 il termine “paesaggio sonoro”, ladies and gentleman ecco a voi Murray Shafer!
L’ambiente che mi circonda mentre sto scrivendo è un paesaggio sonoro.
Attraverso la finestra aperta posso sentire lo stormire delle foglie dei pioppi al vento. E’ giugno, le uova si sono schiuse, e l’aria è piena del canto degli uccellini.
All’interno, il frigorifero si avvia di colpo con il suo mugolare stridulo,
Io respiro profondamente, poi continuo a fumare la pipa, che alle mie boccate scoppietta sommessamente.
La penna scorre agilmente sul foglio bianco.
Scricchiolando a tratti e facendo click! quando aggiungo un punto a una i o al termine di una frase.
Questo è il paesaggio sonoro di un placido pomeriggio nella mia casa di campagna.
… i paesaggi sonori del mondo sono incredibilmente vari, in diversi luoghi e in diverse culture, e cambiano col passare dei giorni e il mutare delle stagioni
MURRAY SHARFER
BUONA VISIONE!!!